“Devabhuti è “colei che sgorga dai cieli”, il “Gange celeste”, la portatrice di prosperità. Gli dei tutti resero per primi omaggio a Devabhuti, per assicurarsi benessere e fortuna.” Gabriella Cella, Yoga-Ratna il gioiello dello Yoga

“Livello simbolico:  con questa forma stiamo lavorando sull’elemento acqua, quindi con la simbologia legata a Svadhisthana; in Devabhuti possiamo sperimentare la fluidità e la generatività dell’acqua; Devabhuti, infatti, è “colei che sgorga dai cieli”, simboleggia l’acqua che bagna la terra e permette alla vita vegetale di germogliare; porta quell’umidità che permette alle biomolecole di formarsi; l’acqua è la principale fonte di vita, senza la quale nulla esisterebbe su questa terra; quando nella preparazione dell’ asana e nel lasciarla rivolgiamo i palmi verso il cielo e lo sguardo è tra le due mani possiamo visualizzare o immaginare l’acqua che sgorga dal cielo, che  bagna i palmi delle mani dove abbiamo il maggior quantitativo di prana, che ci irrora rendendoci simbolicamente fertili;” Enrica Rame “Asana Yoga-Ratna”

Come possiamo apprendere dalle spiegazioni, questa posizione ci porta principalmente in contatto con il elemento acqua, ossia Svadhisthana Chakra, nonostante che abbiamo anche un coinvolgimento del Chakra del cuore dovuto all’impegno delle braccia, l’apertura della gola Vishuddha il Chakra della gola, l’estensione della parte anteriore del corpo coinvolge anche il Chakra del centro/fuoco Manipura e infine Muladhara il Chakra della terra sulla quale saldamente ci appoggiamo.

COME SI ESEGUE:

In piedi con le gambe ben divaricate, ancorandoci e radicandoci per bene al suolo. L’inspirazione ci porta a sollevare ambedue le braccia lateralmente, che disegnano dei semicerchi nell’aria, finché le mani si incontrano al di là del capo, i polpastrelli delle dita si uniscono e le mani sembrano di contenere una sfera. Espirando il busto si inarca all’indietro, mentre i glutei si stringono per difendere la zona lombare. Le ginocchia rimangono morbide, lo sguardo è rivolto in alto alle mani, sempre se non ci sono problemi con la cervicale, in quel caso manteniamo la testa/le orecchie in linea con le braccia.

BENEFICI:

  • tonifica l’apparato uro-genitale e riproduttivo
  • migliora la digestione e l’evacuazione
  • elasticizza lo scheletro
  • rafforza e elasticizza le spalle

LE MYOFASCIE MUSCOLARI:

  • è indispensabile di attivare e così rafforzare il CORE Sutra centrale, magari tirando in su gli alluci e attivando gli adduttori
  • viene rafforzato e tonificato il PASCIMA Sutra posteriore
  • e rilasciato tensioni nel PURVA Sutra anteriore
  • anche i Sutra delle braccia e delle spalle ricevono benefici e vengono rafforzati

YOGA E AYURVEDA:

  • è una posizione di beneficio per il VATA Dosha, sebbene deve eseguirlo in modo dolce, con cautela, considerando – specialmente in autunno – ch’è governato dall’elemento aria e etere, che le sue articolazioni sono generalmente più fragili
  • Anche PITTA Dosha prende enormi benefici, ma pure lui non dovrebbe esagerare nell’esecuzione dell’arco all’indietro, potrebbe accentuare il suo fuoco in eccesso
  • KAPHA Dosha può praticarla, li renderebbe più elastici, flessibili, però meglio non mantenendola per lungo tempo

LA SUA POLARITA’ E’ FEMMINILE

GIOVA ALLE PERSONE UN PO’ RIGIDE, CHE HANNO BISOGNO D’AMORE

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Con gratitudine Sabine / Satya