“Gopita è un uccello d’acqua, una cutrettola, una specie di passero con una lunga coda tremula. Il vederlo è segno di buon auspicio. La posizione viene chiamata anche dvihastapada, “delle due mani e di un solo piede” (posati a terra).” Gabriella Cella, Yoga-Ratna, il gioiello dello Yoga

Come un po’ tutti gli uccelli ci aiuta di vedere le cose della nostra vita da un’altra perspettiva, di sollevare per così dire lo spirito, distaccarci dalle interpretazioni troppo terrene, e ritrovare così il nostro equilibrio interiore, una serenità inattesa. Il fatto ch’è una posizione d’equilibrio aumenta ancora di più questo aspetto. Vediamo come si esegue

COME SI ESEGUE:

Stando in piedi, consapevoli come i nostri piedi siano ancorati a terra, ci prepariamo spostando il peso di tutto il corpo sulla gamba sinistra. Con una profondo inspirazione si sollevano ambedue le braccia al cielo, come fossero le nostre ali, allungando contemporaneamente tutto il corpo in alto. Espirando, attivando i muscoli addominali, si flette il busto in avanti, mentre la gamba destra sale, portandola sulla stessa linea del busto. Le mani, le polpastrelli delle dita, toccano terra formando con il piede un triangolo equilatero. Il viso guarda le mani. Mantenete i muscoli delle gambe attivi spingendo la gamba destra sollevata, più in alto possibile. Distribuite il peso del corpo tra le mani e il piede. Se avete problemi d’equilibrio sollevate le dita del piede sinistro e portate il piede destro a martello, attivando così il Core Sutra facilitando il mantenimento della posizione in equilibrio.

Mantenete la posizione con respiri calmi e regolari nell’immobilità, iniziando con 5 respiri per poi aumentare gradualmente fino a quindici, venti o persino trenta respiri prima di ripetere la postura sull’ altro lato con le stesse modalità e tempi. Possibilmente si eseguono i stessi passaggi al ritorno.

BENEFICI:

  • aumenta l’equilibrio psicofisico, del corpo e della mente
  • rafforza i muscoli della schiena
  • migliora la circolazione del sangue nelle gambe e del bacino
  • elasticizza l’articolazione delle spalle
  • tonifica i muscoli nelle dita
  • giova al muscolo Psoas sia in rafforzamento che rilassamento
  • snellisce i fianchi e le cosce, sciogliendone gli adiposi
  • scarica le gambe dal carico venoso

CONTROINDICAZIONI:

Mantenuto al lungo, durante il periodo mestruale può rallentare il flusso.

MYOFASCE MUSCOLARI:

  • bisogna attivare il Core Sutra centrale per ottenere una buona stabilità, magari tirando in su l’alluce del piede a terra e attivando gli adduttori
  • rilascia tensioni nel Purva Sutra anteriore
  • stabilisce il Pascima Sutra posteriore
  • rafforza i Parsva Sutras laterali
  • inoltre ha un effetto tonificante sui Sutra delle spalle e delle braccia

YOGA E AYURVEDA:

Una bella posizione che pacifica tutti tre Dosha.

  • I tipi VATA Dosha, possono mantenerla a lungo e volendo ripeterla pure. Il respiro Ujjayi può aiutare a contenere lo sforzo, o anche una respirazione regolare normale. Concentrarsi sulla stabilità, il radicamento e l’immobilità, attivare i muscoli di ambedue le gambe e allungare la colonna. Una bella posizione che gli dona fiducia in se stessi.
  • Le persone PITTA non dovrebbero invece eccedere nel mantenimento, con un respiro lungo e leggero, o altrimenti un leggero Ujjayi. Concentrarsi sul radicamento, stiramento e l’immobilità. Dovrebbero allungare e sciogliere la colonna senza sforzo. Equilibra il loro carattere competitivo.
  • Invece le persone con KAPHA Dosha prevalente possono seguire il loro respiro spontaneo senza modificarlo, ma non eccedere nel mantenimento. Dovrebbero concentrarsi sulla forza e l’allungamento, tendendo ed allungando la gamba alzandola, inoltre allargare il petto, sciogliendo eventuale mucco presente. Gli aiuta uscire dalla zona di confort e dall’inerzia.

E’ DI POLARITA’ FEMMINILE

ADATTO A PERSONE CHE SONO INSTABILI E CHE ESERCITANO UN’ECCESSIVA AUTOCRITICA.

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Con gioia e gratitudine Sabine/Satya