Cataka è un ucello che, secondo la mitologia hindu, vive sulle gocce della pioggia, sulla rugiada e sulle lacrime cadute dagli occhi delle dee. Cataka è un usignolo che nidifica preferibilmente sulle rive del fiume Yamuna. Un inno parla di lui: “Che la figlia di Kalinda (il monte da cui nasce il fiume Yamuna), renda pura la mia mente. Il tocco delle tue rive lucenti lavi i peccati delle genti. Devoto a te l’uccello cataka, per cui sei ricettacolo di freschezza e dolcezza, sulle tue rive dimora” (Yamunasatakam, in A. ed E. Avalon, Inni alla dea madre, Roma, 1984, p. 145″ Gabriella Cella, Yoga-Ratna il gioiello dello Yoga

Uccello favoloso, che si credeva si nutrisse solo delle gocce di pioggia che riusciva a captare col suo becco, spalancato verso l’alto.

Un uccello leggendario considerato vivere esclusivamente di rugiada o gocce di pioggia il cuculo crestato pezzato (Clamator jacobinus serratus), che è trattato nella letteratura sanscrita come un simbolo di profondo desiderio (Kd. Sāhitya).

Come tutti gli uccelli ci aiutano a sviluppare distacco, a vedere e considerare le cose della nostra vita da un’altra prospettiva. Ancora di più un uccello mitico, leggendario come Cataka, che ha il potere di metterci in contatto con il nostro Sé più profondo, avvicinandoci alla nostra dimensione spirituale.

COME SI ESEGUE:

Partiamo in posizione carponi, mani sotto le spalle, ginocchia sotto le anche. Girare le mani per rivolgere le dita verso l’esterno. Ora piegare il ginocchio destro, sollevando il piede che farà da appoggio al ginocchio, o la gamba sinistra distesa, flettendo leggermente i gomiti e spostando il peso del corpo in avanti, che graverà sul ginocchio al di sopra della rotola, e sulle braccia. Le braccia si accostano al busto, aiutandosi così di sostenere il peso. Con problemi alle ginocchia si consiglia di mettere una coperta ripiegata o altro ausilio sotto il ginocchio (nelle lezioni faccio usare un attrezzo che si usa nell’orto per lavorare terra sulle ginocchia). Il mento spinge leggermente in avanti, senza però causare tensioni nella zona cervicale. Non dimenticatevi di attivare i muscoli dell’addome, come sempre.

Una seconda variante della posizione gira poi la mani al interno, il busto si flette in avanti con i gomiti che si spingono lateralmente, la testa sfiora il suolo. Mantenere ambedue le fasi con respiri calmi e regolari da cinque a quindici respiri o anche più, se vi sentite comodi, a vostro agio. Poi la posizione si ripete con i stessi tempi di mantenimento sull’altro lato.

BENEFICI:

  • Rafforza le articolazioni e le rende elastiche
  • tonifica l’apparato urogenitale e riproduttivo
  • rafforza il senso dell’equilibrio
  • apre il torace e le spalle, migliorando la capacità respiratoria
  • rafforza notevolmente le braccia

CONTROINDICAZIONI:

Nessuna

LE MYOFASCE MUSCOLARI:

  • bisogna attivare bene il Core Sutra per riuscire a mantenere la posizione in equilibrio stabile
  • dona tono al Pascima Sutra posteriore
  • allunga e stira il Purva Sutra anteriore
  • ha un effetto notevole e rafforzante sui Sutra delle spalle e delle braccia
  • naturalmente sono coinvolti anche i Parsva Sutra per l’equilibrio

YOGA E AYURVEDA:

l’elemento sollecitato è l’aria, quindi VATA Dosha deve avvicinarsi con cautela alla posizione, anche per richiede molto alle articolazioni che persone VATA spesso hanno delicati. Caso mai provare varianti meno forti e mantenerle poco.

PITTA Dosha può sperimentare questa bella posizione quanto vuole, che può essere da una parte una sfida, dall’altra gli insegna il distacco, ad essere meno competitivo

KAPHA Dosha può praticarla quanto vuole, sviluppando la sua forza e lo stimolo di accettare le sfide, uscire dalla propria zone comfort.

LA POLARITÀ È FEMMINILE

GIOVA IN MODO PARTICOLARE A PERSONE CHE NON SANNO GOVERNARE I LORO STATI EMOTIVI

Vi è piaciuto l’articolo, per favore cliccate mi piace, lasciate un commento e condividetelo con i vostri amici, grazie

Con gioia e gratitudine Sabine/Satya