Una delle sequenze più famose del mondo, trasmessa e portata nell’occidente dal celebre Swami Sivananda di Rishikesh.

Continuamo dunque con la Rivisitazione della serie di Rishikesh.

Nella prima parte abbiamo analizzato tutte le posizioni di inversione, dove ho inserito anche Matsyasana che ci fa vedere comunque il mondo da un’altra prospettiva.

Questa prima parte lavora principalmente sugli Cakra superiori (da Anahata a Ajna), contribuendo in modo significativo a stabilire e mantenere un equilibrio endocrino, mentale, del metabolismo di base e psicologico/spirituale.

Le prossime posizioni lavorano a livello degli Cakra inferiori (da Anahata in giù) rafforzano l’apparato digerente, l’apparato uro-genitale e riproduttivo, elasticizzano e rafforzano la colonna vertebrale, aprono il torace migliorando la respirazione e tant’altro.

UGRA-ASANA o conosciuto anche come PASHIMOTTANA-ASANA, talvolta come BRAHMACARYA-ASANA

Ugra – potente, possente, terribiledescrive Shiva quando si ritira nella foresta per le rigide pratiche ascetiche in celibato (brahmacarya)Di solito viene chiamato Pashimottanasana la posizione dello stiramento posteriore.

Seduti con le gambe distese in avanti, tirare indietro i glutei per sentire bene l’appoggio dei ischi per terra. Inspirando allungatevi in alto verso il cielo, nell’ espirazione piegandovi in avanti afferrate gli alluci e gradualmente distendete tutto il busto sulle gambe. Per primo scende il basso addome in contatto con le cosce, poi si appoggia il petto infine la testa sulle o oltre le ginocchia, i gomiti vanno a toccare il suolo accanto le gambe. Inizialmente si può eseguire la fase parziale, portando le braccia conserte sotto le ginocchia flesse. È essenziale che non forzate la posizione tirando e volendo a tutti i costi arrivare giù. I piegamenti intensi in avanti possono causare danni alla colonna, se il corpo non e preparato in modo adeguato o non ha abbastanza elasticità e/o flessibilità delle anche, illeo psoas, muscoli posteriori delle gambe ecc.

Il Hatha Yoga Pradipika sostiene che questa posizione può curare ogni male! 

Secondo Gabriella Cella Al Camali massaggia l’apparato uro-genitale mantenendolo sano; tonifica gli organi addominali, i reni, il sistema nervoso e la colonna vertebrale. Facilita la diuresi; toglie il mal di testa. Aumenta la potenza sessuale e la fecondità: Gli uomini devono mantenerlo a lungo, le donne non più di cinque minuti.

In caso di ernie discali è controindicato, durante il ciclo aumenta il flusso notevolmente e in menopausa aumenta eccessivamente il calore.

Il Cakra attivato è Manipura del fuoco e del centro

Ci aiuta a rafforzare la nostra volontà e determinazione. La sua polarità è maschile.

BHUJANGA-ASANA, il cobra simbolo del patrono degli yogin, il dio Shiva.

Distendevi al suolo pancia in giù, le mani appoggiati accanto al petto. La fronte tocca il suolo. Inspirando sollevate prima il capo, il collo si inarca e poi facendo leva sulle braccia e le mani spingete il busto in alto. Il pube sfiora il suolo e i gomiti un pò flessi spingono verso il busto. Il viso guarda in alto o (specialmente con problemi alla cervicale) in avanti.

Nella forma parziale dell’asana si appoggiano le avambraccia al suolo con le braccia perpendicolare al suolo che sostengono il busto. I gomiti risultano  posizionati esattamente sotto le spalle.

Rende e mantiene la colonna vertebrale flessibile, migliorando la circolazione alla schiena e tonificando i nervi spinali. Tonifica i gli organi riproduttivi, stimola la digestione e allevia la costipazione. Tonifica anche il fegato, massaggia i reni e le ghiandole surrenali favorende la produzione di cortisone. Regolarizza i cicli mestruali.

Questa posizione è controindicata in caso di ernie ombelicali, spostamenti o rotazioni discali nel tratto lombo-sacrale e in gravidanza .

Il Cakra Svadhisthana dell’acqua (del pube) viene attivato.

Ci aiuta a superare i nostri schemi, ci facilita lasciarci andare negli stati emozionali e a vivere in modo più profondo la nostra sessualità. La sua polarità è neutra.

SHALABHA-ASANA, la cavalletta, la locusta che chiama l’acqua quando la terra è arida

Distendevi in posizione prona, le braccia accanto al busto con i palmi delle mani rivolti al suolo. Piegate il ginocchio destro mantenendolo a terra, nell’inspirazione sale la gamba sinistra e si appoggia sulla pianta del piede destro. Espirando stabilizzate la posizione riavvicinando il fianco destro a terra e correggete la gamba sinistra portandola su una linea con la spalla.

La posizione completa porta in alto ambedue le gambe, facendole salire il più possibile.

Shalabhasana stimola tutto il sistema nervoso autonomo, specialmente il parasimpatico. Rafforza la parte inferiore della schiena e gli organi pelvici. Tonifica il nervo sciatico dando sollievo in patologie come mal di schiena, sciatica leggera ed ernia del disco sempre se la malattia non sia grave. Tonifica ed equilibra il funzionamento del fegato e di tutti gli altri organi addominali ed allieva i disturbi dello stomaco e dell’intestino. Regolarizza i cicli mestruali e in menopausa il dosaggio ormonale.

Il Cakra Svadhisthana dell’acqua viene attivato.

Ci aiuta essere meno rigorose e pignole. La sua polarità è femminile.

DHANUR-ASANA, dhanur è l’arco arma degli dei e degli ksatriya (guerrieri)

In posizione prona con le gambe e piedi uniti, le braccia e mani sono lungo i fianchi. Piegate le ginocchia avvicinando i piedi ai glutei ed afferrate le caviglie con le mani. Durante una profonda inspirazione tendete i muscoli delle gambe allontanando i piedi dal corpo,  sollevate le cosce, il petto e la testa dal pavimento inarcando il dorso e volgete lo sguardo in alto. Le braccia risultano ben diritte, tese. Il corpo è appoggiato solo sull’addome.

Decongestiona il plesso solare e tutto l’apparato digerente portando enormi benefici e aumenta l’efficienza dell’intero canale digestivo. Tonifica il pancreas e le ghiandole surrenali. Massaggia i reni e riduce il grasso in eccesso nella regione addominale. Aiuta ad eliminare disturbi gastrointestinali, dispepsia, costipazione cronica e insufficienza epatica. Inoltre aiuta in casi di diabete, incontinenza, colite, disturbi mestruali.

Rafforza la colonna vertebrale e ne toglie le rigidità e migliora la circolazione sanguigna in generale.

È controindicata in gravidanza; con ernie ombelicali, inguinali e discali; discopatie, artrosi cervicale, fegato e milza ingrossati ed organi addominali molto deboli.

Viene attivato il Cakra Svadhisthana dell’acqua.

Ci aiuta ad eliminare tossine ed impurità dal corpo e dalla mente. La sua polarità è maschile.

MATSYENDRA-ASANA, la posizione del saggio Matsyendra è una delle mie posizioni preferite!

Di questa posizione esistono tantissime varianti, da molto semplice a avanzata.

Questa è una variante di media difficoltà.

Seduti piegate la gamba destra e portate il piede accanto al gluteo sinistro, la gamba sinistra si accavalla sopra alla destra, portando il piede a terra vicino al ginocchio. Una profonda inspirazione porta il busto ad allungarsi e ruotare verso sinistra. La mano sinistra si appoggia a terra dietro alla schiena circa ad una lunghezza di mano di distanza, il braccio ben diritto teso sostiene il busto. Il braccio

destro spinge il ginocchio sinistro dall’esterno verso destra e la mano cerca di afferrare la caviglia. Le spalle sono sulla linea della coscia destra.

Una variante più semplice lascia la gamba destra diritta e distesa, il braccio destro abbraccia il ginocchio sinistro premendolo sul addome.

Aumenta il volume toracico migliorando la respirazione; massaggia gli organi dell’addome e migliora la digestione. Tonifica tutti i muscoli della schiena e nutre i nervi spinali; elasticizza e dona flessibilità alla colonna vertebrale togliendone le rigidità; tonifica le giunture e calma l’eccesso di emotività.

Controindicata in caso di gravi problemi alla schiena come discopatie e varie ernie, in gravidanza va eseguita solo in apertura.

Il Cakra attivato è Manipura e i piccoli Vira-Cakra  Surya a destra e Candra a sinistra che governano rispettivamente il fegato e la milza.

Ci aiuta appunto a superare un’eccessiva emotività e ad essere meno volubili. La sua polarità è maschile.

Dopo l’esecuzione di tutta la serie prendetevi il tempo per un profondo rilassamento, distendetevi a terra in Shavasana, rilassate gradualmente tutto il corpo dalla testa ai piedi sciogliendo con ogni espirazione tutte le tensioni che si possono essere accumulate nel vostro corpo durante la pratica.

Per ulteriori approfondimenti sullo yoga-ratna consiglio il libro di Gabriella Cella Al Chamali:

Yoga-Ratna, il gioiello dello yoga

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Con gratitudine

Sabine