“Bhava, il “divenire”, rappresenta una delle otto forze della natura… Significa anche “esistere” ed è riferito a una delle forme di Agni (il deva del fuoco), il fuoco reggitore dello spazio, colui che esiste in ogni divinità. Bhava è indicato anche come il possessore della terra, del cielo e dell’aria: egli lancia il suo fulmine infuocato per distruggere e trasformare ogni negatività. Questa posizione simboleggia la difficoltà di distaccarsi dalla terra, ma, contemporaneamente, la necessità di innalzarsi verso il cielo.”

La fase parziale di questa posizione è chiamata Utthitahastaekapada-Asana, posizione su di un solo piede con le mani alzate. Utthita significa “teso verso l’alto”, hasta “mano”, eka “uno” e pada “piede”: può essere chiamata anche Ardha-Bhava-Asana, cioè posizione parziale di Bhava. Può essere mantenuta anche soltanto nella fase parziale he, in ogni caso, precede l’esecuzione completa della postura. YOGA-RATNA IL GIOIELLO DELLO YOGA, di Gabriella Cella

Bhava appare nel senso di divenire, essere, esistere, accadere, apparizione nella letteratura Vedanga Srauta Sutra, Upanishad come la Shvetashvatara Upanishad, il Mahabharata e altri antichi testi indù. Quando siamo interrotti in qualsiasi attività quotidiana secondo il Sutra 1.2 degli Yoga Sutra di Patanjali: “Yoga Chitta Vritti Nirodha”. “Il nostro più alto dovere, Dharma, è verso noi stessi di essere in uno stato mentale equilibrato e di avere fede”. I nostri bhava, la nostra struttura emotiva o stato d’animo, se la negatività diventa la nostra struttura che ci rende difficile svolgere i nostri doveri (dharmici, sociali o altro), durante le nostre attività quotidiane è corretto fare in modo che siamo in un stato positivo, per iniziare a riequilibrare la nostra mente facendo uso di tecniche di yoga come; asana semplici, pranayama e meditazione yogica. Sutra 2.6 degli Yoga Sutra di Patanjali: “Drk-Darsanasaktyoh-Ekatmata-Iva-Asmita”.

COME SI ESEGUE:

In posizione eretta, in piedi, scaricando il peso del corpo sul piede e la gamba sinistra, dita del piede aperti a ventaglio, cercando di percepire i punti d’appoggio e radicandoci per bene al suolo. Inspirando si sollevano ambedue le braccia tese al cielo, contemporaneamente con la gamba destra. La coscia dovrebbe risultare parallelo al suolo, la gamba perpendicolare, le dita del piede puntano in alto.

Quando ci sente stabile in questa seconda fase dopo qualche respiro profondo, si può tentare di chiudere la forma espirando, avvicinando la testa al ginocchio. Questa terza fase richiede molta stabilità ed equilibrio. Mantenere ogni fase inizialmente 5 respiri, che si possono aumentare col tempo.

Mantenere questa prima forma parziale con alcuni respiri calmi e regolari. Poi espirando con forza, le mani vanno ad afferrare con le dite intrecciate il ginocchio e lo tiranno più stretto al petto possibile, se possibile le dita del piede puntano ancora al cielo (attivando cosi il Core Sutra, le fasce muscolari centrali)

BENEFICI:

  • Aumenta l’equilibrio psicofisico
  • rafforza e tonifica i muscoli delle gambe e le ginocchia
  • ha un effettoo disintossicante massaggiando il fegato sul lato destro e la milza sul sinistro
  • tonifica la schiena
  • elasticizza le spalle
  • nell’ultima fase massaggia gli organi interni del bacino e dell’addome.

CONTROINDICAZIONI:

La seconda fase non va eseguita in gravidanza avanzata e in menopausa

LE MYOFASCE MUSCOLARI:

  • Allenta tensioni nelle myofasce muscolari posteriori il PASCIMA Sutra, e li stira e allunga, specialmente nell’ultima fase
  • rafforza quelle anteriori PURVA Sutra nella contrazione
  • e tonifica quelli laterali i PARSVA Sutra responsabili per stabilire l’equilibrio.
  • Il Sutra centrale CORE Sutra mantiene il centro forte, e tonifica lo psoas facendo parte di quel Sutra.

YOGA E AYURVEDA:

Il Chakra attivato è MANIPURA, quindi elemento FUOCO, il soffio vitale SAMANA, il bija Mantra è RAM

  • Abbassa sensibilmente VATA Dosha quindi le persone VATA fanno bene a praticarla, visto che li aiuta a controllare meglio la mente ed essere più capaci a prendere decisioni
  • Abbassa leggermente PITTA Dosha e aiuta in quel senso anche le persone con predominanza di PITTA, magari dovrebbero prediligere la prima fase della posizione
  • Equilibra KAPHA Dosha che possono eseguirla tranquillamente in tutte le sue fasi, rendendo le articolazione delle anche più flessibili, combattendo anche la tendenza alla pigrizia

Quando praticarla: in primavera e durante l’inverno, la mattina o il pomeriggio

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Con gratitudine Sabine / Satyabhama