Hariti è la madre degli yaksa e delle yaksini, folletti agresti, che dimorano nei campi, nei boschi e nelle foreste. Gli yaksa, spesso raffigurati come nani, hanno il potere di trasformarsi in ciò che vogliono e possono esser sia benevoli sia malefici, tanto che nelle due redazioni dell’Atharveda (il testo più antico in cui sono menzionati) vengono definiti sia itarajanah, “altra gente”, in quanto pericolosi e da tener lontani, sia punyajana, “gente sacra”, ossia divinità degni di offerte sacrificali. Hariti e i suoi figli rappresentano anche la linfa vitale dell’albero, il simbolo della fertilità. In India le giovani spose, per assicurarsi la prole, appendono tuttora ghirlande ai rami degli alberi e depongono offerte ai loro piedi; gli altri membri del villaggio vi posano invece lumini e cibo, per ingraziarsi gli yaksa affinché li difendano dai pericoli. “Gabriella Cella, YOGA-RATNA, il GIOIELLO DELLO YOGA”.

Quindi a livello simbolico questa postura può avere effetti contrastanti, a secondo che energia fa affiorare dentro di noi. Sicuramente dipenderà dal stato emotivo nel quale ci troviamo quando eseguiamo la postura, e può per questa ragione, fungere come una sorta di barometro del nostro stato mentale e psicologico, come uno specchio che ci presenta su che dovremmo lavorare.

Una posizione che può essere per alcuni molto semplice e facile da eseguire, per altri invece (come per me, per esempio) abbastanza difficile, se si ha problemi nelle posizioni accovacciate, in quel caso si può aiutarsi con ausili come una coperta ripiegata o altro sotto i talloni.

COME SI ESEGUE:

Accovacciarsi sul tappetino, curando di mantenere tutto il corpo in equilibrio sulle punte dei piedi. Divaricare le ginocchia, attivando i muscoli dell’addome, scendere con il busto in avanti e appoggiare i gomiti a terra, davanti ai piedi, formando con questi un quadrato. Le mani aperte sostengono il viso. Durante il mantenimento prolungato dell’asana i talloni scendono fino a toccare la terra, così le braccia si alleggeriscono del peso. Come indicato sopra si può mettere uno spessore sotto i talloni per rendere la posizione accessibile per tutti. Per chi le posizioni accovacciate sono facili, può scendere ulteriormente con il bacino.

BENEFICI:

  • Elasticizza le articolazioni delle caviglie, le ginocchia e l’articolazione delle anche
  • Tonifica la schiena
  • Tonifica e massaggia l’apparato genitale, l’intestino e lo stomaco
  • facilita l’eliminazione e evacuazione
  • sblocca l’energia del bacino

CONTROINDICAZIONI:

  • Da evitare nel periodo mestruale con flusso abbondante, e
  • in gravidanza con contrazioni premature dell’utero

LE MYOFASCIE MUSCOLARI:

  • Il Core Sutra centrale viene rafforzato attraverso l’attivazione dello psoas
  • Il Pascima Sutra posteriore viene stirato, allungato, togliendone contrazioni
  • Il Purva Sutra anteriore viene invece contratto, aiutando se è lasso, senza tono
  • I Sutra delle braccia e delle spalle vengono rafforzati
  • I Parsva Sutra laterali, responsabili principalmente di un buon equilibrio vengono tonificati

YOGA E AYURVEDA:

  • Le persone con VATA Dosha predominante ottengono grandi benefici visto che viene sollecitato l’elemento terra. Basta che stanno attenti di non sovraccaricare le loro articolazioni delicate.
  • Le persone con PITTA Dosha predominante possono eseguire la posizione, che sarà utile per il loro carattere irruente, competitivo e facile all’ira.
  • Infine le persone con KAPHA Dosha dominante potranno trarre benefici anche loro, visto che equilibra anche l’elemento fuoco e aiuta a dimagrire

LA SUA POLARITA’ E FEMMINILE

GIOVA MOLTO A PERSONE TROPPO PIGNOLE E FACILE ALL’IRA

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Con gratitudine e gioia

Sabine / Satyabhama