Urjani è la personificazione del vigore, della forza. In un passo del Rig-Veda viene vista mentre – nel corso di un rito – monta sul carro degli Ashvin: “Addolcisco le oblazioni; ora giungono gli aiutanti. O Ashvin, Urjani è salita sul vostro carro” (I.117.2). Nella mitologia postvedica verrà identificata con Urjà, moglie del saggio Vashistha, e dunda delle cinquanta figlie di Virani, la guerriera, e di Daksha, il principio maschile creativo. La posizione è chiamata anche utthita-baddha-dvipadahastasana, posizione della mano che lega i piedi tendendoli verso l’alto. Gabriella Cella, YOGA-RATNA, IL GIOIELLO DELLO YOGA

Cercando in rete si trova soltanto la traduzione del termine Urjani: Forza personificata. Non so come Gabriella ha trovato riferimenti su di lei, probabilmente si deve leggere il RigVeda per avere delle informazioni in più. Comunque abbiamo confermato il fatto che significa la forza personificata, incarnata. Siccome è una posizione con polarità femminile si riferisce alla forza dell’eterno femminile che possiamo trovare dentro ognuno di noi. Come ho provato con la mia tesi di diploma sulla “DANZA DEL FEMMINILE ATTRAVERSO I QUATTRO ELEMENTI TERRA, ACQUA, FUOCO E ARIA”, la forza dell’energia femminile si manifesta in modo diverso, talvolta anche in modo opposto alla forza maschile. In poche parole abbiamo qui una posizione molto interessante, sia a livello fisico, che non è così facile da eseguire come sembra, e ci offre tantissimi benefici, ma anche a livello sottile visto che ci aiuta a trovare la nostra forza e autonomia.

COME SI ESEGUE:

Ci mettiamo in posizione seduta e flettete le ginocchia unite, fino a portare i talloni vicini al bacino. Durante un’inspirazione, ruotate il busto verso sinistra ed espirando portate la mano destra ad afferrare il piede sinistro dal lato esterno. Tenendo i piedi ben serrati, inspirando sollevate le gambe fino a distenderle (in caso di impossibilità aiutatevi con una cintura/o cinghia per allungare le gambe) mentre anche il braccio sinistro si distende espandendo il petto. (Se non riuscite a mantenere l’equilibrio mantenete la mano inizialmente per terra per stabilizzare la postura). Le braccia risultano aperto sulla linea delle spalle e parallele al suolo. Il capo gira per guardare la mano sinistra (se non ci sono impedimenti per causa di tensioni alla cervicale, in tal caso è bene guardare in avanti). Mantenere la posizione con respiri calmi e regolari nell’immobilità per alcuni respiri, da 5 a 15, poi ripetere la posizione con le stesse modalità e tempi dall’altro lato.

BENEFICI:

  • Rafforza le gambe, le braccia e il busto
  • elasticizza la colonna vertebrale e la rende flessibile
  • tonifica gli organi dell’addome
  • apre il torace, migliorando la capacità respiratoria
  • aumenta l’equilibrio psico-fisico
  • scarica le gambe dal carico venoso

CONTROINDICAZIONI:

Ernie discali

LE MYOFASCE MUSCOLARI:

  • Il Core Sutra centrale viene rafforzato notevolmente, ancora di più se si prendono i piedi dagli alluci. Bisogna attivare i muscoli adduttori e inoltre viene attivato e rafforzato lo psoas, tutti muscoli primari del Core.
  • Purva e Pascima Sutras anteriore e posteriore vengono tonificati ambedue, il Purva contratto, mentre il Pascima Sutra viene allungato e decongestionato.
  • I Parsva Sutra laterali aiutano a mantenere la postura in equilibrio mentre le fasce laterali si stirano, allungano e rafforzano per eccellenza.
  • I Spiral Sutra vengono messi in azione nella torsione e così tutti i muscoli ed essi correlati.
  • I Sutra delle spalle e delle braccia ricevono anche essi solleciti e vengono tonificati.

YOGA E AYURVEDA:

L’elemento di questa posizione è il FUOCO.

  • Persone con VATA Dosha predominante possono eseguire la posizione con grandi benefici per loro, sempre con la modalità adatta a loro, quindi lentamente con calma, senza sforzarsi o spingersi oltre i propri limiti, in modo che possa donargli la serenità e tranquillità cercata.
  • Persone invece che hanno una predominanza del PITTA Dosha possono anche essi eseguirla, stando ben attenti che non gli aumenti eccessivamente il loro fuoco, e non stimoli la loro tendenza alla competizione e quindi vanno oltre i loro limiti.
  • Per persone con KAPHA Dosha predominante è una vera e propria toccasana, aiuta a trovare la propria forza ed energia, snellisce, e quindi fa perdere eventuali adiposi in troppo. Aiuta ad asciugare ed espellere il muco in eccesso e tant’altro. In poche parole aiuta ad uscire dalla propria comfort zone.

LA SUA POLARITA’ E’ FEMMINILE

GIOVA A PERSONE CHE NON RIESCONO AD AFFRONTARE DA SOLE LE DIFFICOLTA’ E GLI OSTACOLI: LE AIUTERA’ AD AVERE FORZA E AUTONOMIA

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Con gioia e gratitudine

Sabine / Satyabhama