“Suta è l’auriga, il palafreniere, un alto funzionario di corte, di rango pari al comandante dell’esercito. La posizione viene chiamata anche Parsvavirastambha-Asana, posizione laterale dell’eroe che sostiene come un pilastro. Nella sua fase finale viene detta anche Sutala-Asana, da Sutala, uno dei sette mondi degli inferi, che si estendono sotto la terra. La posizione è la rappresentazione della forza, del vigore, della fermezza. Gabriella Cella, YOGA-RATNA IL GIOIELLO DELLO YOGA”

Suta – è anche il termine sanscrito indicante lo scudiero di un guerriero (Ksatriya) e come tale riesce a governare animali nobili, ma delle volte anche imprevedibili, di carattere nervosi come sono soventemente i cavalli.

Possiamo usare questa posizione per rafforzare il nostra carattere, per diventare più stabili e capaci di sostenere e governare situazioni che altrimenti potrebbero essere delle vere e proprie sfide per la nostra costituzione personale.

COME SI ESEGUE:

In piedi, con le gambe ben divaricate, prendiamo come sempre prima consapevolezza del nostro ancoramento, radicamento, come “piantiamo” i piedi a terra. Giungiamo la mani dietro alla schiena (in Anjali-mudra, il gesto del saluto, della preghiera) con le dita che puntano al cielo (naturalmente chi non riesce a mettere le mani così, incrocerà semplicemente le braccia dietro alla schiena, prendendo con le mani i gomiti). Inspirando il piede sinistro ruota sul tallone portandolo in profilo, seguito dal busto che ruota nella stessa direzione. Espirando si flette il ginocchio sinistro, portandolo sulla stella linea del tallone e il busto si piega in modo di poter portare la fronte in contatto con il ginocchio. Questa è la prima fase. La seconda fase si esegue dopo qualche respiro, quando inspirando si solleva la testa e si allunga il busto in avanti, attivando anche gli addominali, per poi appoggiare la spalla sinistra sul ginocchio. Mantenere la posizione con respiri calmi e regolari per almeno cinque respiri per poi gradualmente aumentare, quando dovuto alla pratica regolare è diventato più agevole. Esiste anche un’altra variante più “progredita”, dove la fronte scende fino a toccare la terra al lato del piede. Io però non consiglio tanto questa variante, perché ho visto nelle mie lezioni allievi contorcersi in modo tale da uscire completamente dall’allineamento, volendo a tutti i costi arrivare a fare la posizione al completo, e questo secondo me non ha senso. Ma ahimè la competizione è difficile da superare! La posizione si ripete con le stesse modalità e tempi sull’altro lato.

BENEFICI:

  • Rafforza in modo particolare le gambe
  • tonifica tutti i muscoli del corpo insieme alle sue articolazioni
  • massaggia gli organi interni dell’addome e del torace
  • apre le spalle e il petto, posizionando bene le scapole
  • dona forza, autostima e stabilità

CONTROINDICAZIONI:

Le donne in menopausa possono avvertire un aumento di calore.

LE MYOFASCE MUSCOLARI:

  • Allunga il Pascima Sutra posteriore
  • dona tono al Purva Sutra anteriore
  • inserendo i tre bandha stabilisce il Core Sutra e nutre, rafforza i multifidi, muscoli posturali importantissimi per la forza della schiena e una corretta postura
  • rafforza i Sutra delle spalle e delle braccia
  • tonifica i Parsva Sutra, responsabili dell’equilibrio

YOGA E AYURVEDA:

  • Essendo una posizione che alimenta l’energia del fuoco, giova a VATA Dosha, rafforzando le sue articolazioni un po’ deboli e porta calore
  • PITTA Dosha deve eseguirla solo per poco tempo, visto che è già dominato dal fuoco e potrebbe sentire un eccessivo calore.
  • Per KAPHA Dosha è una vera e propria manna, specialmente in inverno. Può eseguirla quanto può, gli dona forza, flessibilità, elasticità è un bel pò d’energia maschile con voglia di fare, sviluppare e scoprire.

LA SUA POLARITA’ E’ MASCHILE

GIOVA A PERSONE CHE VIVONO IN UNA DIMENSIONE ECCESSIVAMENTE PASSIVA

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Con gioia e gratitudine Sabine / Satyabhama