Shakuna è un grande uccelllo, una specie di avvoltoio, dalle ali nere. Vengono chiamati Shakuna anche gli oggetti di buon auspicio, i vaticini e gli incantesimi. Nella credenza popolare hindu, gli uccelli neri sono spesso considerati di cattivo augurio, anche se il presagio viene in realtà considerato buono o cattivo a seconda di come l’uccello apre le ali. Nel caso l’auspicio sia negativo, bisogna propiziarsi shakuna, rendendogli omaggio, per trasformare la cattiva sorte in buona. Gabriella Cella, Yoga-Ratna, il Gioiello dello Yoga

Come tutti gli uccelli questa posizione ci può aiutare a sviluppare il dovuto distacco per affrontare la vita in modo più rilassato, senza prendersila per ogni ostacolo, situazione avversa. In più, questo uccello in particolare, indica a livello simbolico di affrontare le nostre ambiguità, la nostra parte ombra, la capacità di stare da soli, ritirati senza cercare continuamente l’approvazione, la riconoscenza delle persone nel nostro ambiente, e della società in genere. Quante volte le scelte solitarie, ritirati nel nostro intimo, in una profonda riflessione, ci hanno portato maggiore bene, che quelle influenzate dalle aspettative degli altri?

COME SI ESEGUE:

Mettendosi in ginocchia, con le punte delle dita dei piedi puntate a terra. Durante una profonda inspirazione le braccia si spalancano come grandi ali, le scapole si avvicinano tra di loro, mentre il ginocchio sinistro si solleva e la gamba sinistra scivola in dietro, distendendosi. La prossima espirazione porta il peso del corpo in avanti, in modo che il busto si possa inclinare, portandolo in posizione obliquo, il viso si apre al cielo e i muscoli dell’addome si attivano, sostenendo e proteggendo la zona lombare. Le dita dei piedi restano puntate al suolo. In caso di difficoltà di mantenere l’equilibrio è consigliabile divaricare di più le gambe per offrire una maggiore superfice d’appoggio. Mantenere la posizione con respiri calmi e regolari da cinque a quindici o più respiri, poi ripeterla con le stesse modalità e tempi sull’altro lato.

BENEFICI:

  • Rafforza il senso dell’equilibrio
  • Rafforza le gambe e le braccia
  • favorisce l’espansione della cassa toracica e la respirazione
  • aumenta l’equilibrio psico-fisico
  • tutti gli organi correlati ai meridiani che partono dalle dita dei piedi, prendono benefici, come fegato, stomaco, reni, vescica biliare, vescica urinaria e milza
  • aiuta a attenuare il problema dei piedi piatti, aumentando l’arco plantare
  • elasticizza le spalle
  • ha un effetto tonificante sullo psoas

CONTROINDICAZIONI:

Nessuna

LE MYOFASCE MUSCOLARI:

  • tonifica tutta la linea del Core Sutra, dal’arco plantare fino alla zona del collo, specialmente se i piedi puntano bene al suolo.
  • rafforza il Pascima Sutra posteriore
  • allunga il Purva Sutra anteriore
  • tonifica i Parsva Sutras laterali
  • Dona forza ai Sutra delle braccia, mani e spalle

YOGA E AYURVEDA:

IL SUO ELEMENTO È L’ACQUA

Per i tipi VATA Dosha non è proprio la posizione migliore. Da loro va comunque mantenuta per poco tempo, con molto riguardo alle loro articolazioni (spesso deboli e dolenti) scegliendo magari una posizione parziale, specialmente in autunno, che gli elementi aria e etere tendono già d’essere in eccesso.

Per le persone che hanno una predominanza di PITTA Dosha non c’è nessuna controindicazione, anzi gli donera più stabilità e apertura del cuore.

Le persone con KAPHA Dosha predominante potrebbero inizialmente scontrare qualche difficoltà, ma con la pratica possono anche loro godersi i benefici di questa bellissima posizione che gli donerà la capacità di entrare in contatto profondo con se stessi, e di conseguenza più leggerezza, distacco e gioia.

LA POLARITÀ È NEUTRA

GIOVA A PERSONE INSICURE ED EMOTIVE

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Con gratitudine e gioia

Sabine / Satyabhama